I presupposti evolutivi dell’evidenza naturale
La psicopatologia fenomenologica scorge nella psicosi non una deviazione dalla norma, ma una particolare – seppur drammatica – modalità esistentiva dell’uomo.
Wolfgang Blankenburg individua la declinazione patologica di questa umana possibilità d’essere nella rottura della dialettica tra evidenza e non evidenza, senso comune e originalità.
In questo testo viene discussa l’ipotesi in base alla quale è possibile rintracciare nel concetto di funzione riflessiva, teorizzata dallo psicoanalista Peter Fonagy, e nel suo sviluppo, i presupposti evolutivi di quella condizione basale descritta da Blankenburg come evidenza naturale.
L’eclissi del significato si configura sia in ambito fenomenologico sia in quello psicoanalitico come la chiave di volta per la comprensione dell’impossibilità di diventare “soggetto d’esperienza”.
A partire da questa osservazione si procede nell’analisi del “caso Anna Rau” secondo la prospettiva assunta da Fonagy, tentando così un proseguimento del filone di ricerca inaugurato da Blankenburg.