L’avvenire dell’inconscio e lo specchio delle neuroscienze
Elaborato scritto nel 2008
La prospettiva che si assumerà nell’impostazione degli argomenti troverà uno dei suoi perni in un’osservazione che già negli anni Trenta poneva il filosofo Ludwig Wittgenstein: “Forse che colui che è reso irrequieto dall’amore troverà calma e aiuto in una spiegazione fisiologica dell’amore?”.
Il percorso argomentativo si articola in tre parti consecutive. Nella prima (Temi introduttivi) vengono presentati alcuni nodi tematici del dialogo tra neuroscienze e psicoanalisi: in particolare si farà riferimento al problema mente-cervello e alla scoperta dei neuroni specchio. Nella seconda parte (Neurobiologia del cambiamento psichico) l’accento viene posto sugli aspetti neurobiologici del cambiamento psichico: si parte dai lavori di Kandel e si giunge alla proposta teorica di Ansermet e Magistretti. Infine, nella terza parte (Quale avvenire per l’inconscio?) gli argomenti precedenti vengono compendiati e articolati in una prospettiva critica che avrà come riferimento l’orientamento lacaniano.
Il percorso argomentativo si articola in tre parti consecutive. Nella prima (Temi introduttivi) vengono presentati alcuni nodi tematici del dialogo tra neuroscienze e psicoanalisi: in particolare si farà riferimento al problema mente-cervello e alla scoperta dei neuroni specchio. Nella seconda parte (Neurobiologia del cambiamento psichico) l’accento viene posto sugli aspetti neurobiologici del cambiamento psichico: si parte dai lavori di Kandel e si giunge alla proposta teorica di Ansermet e Magistretti. Infine, nella terza parte (Quale avvenire per l’inconscio?) gli argomenti precedenti vengono compendiati e articolati in una prospettiva critica che avrà come riferimento l’orientamento lacaniano.