Le passioni dell'essere in psicoanalisi
Tredici frammenti dal libro Ti amo, ti odio, ti ignoro. Le passioni nella clinica psicoanalitica scritto da Mariela Castrillejo:
- Ti invito, lettore, a seguire le nostre orme in questo appassionato tragitto, sperando che tu possa ritrovarti in qualche passaggio.
- L’esperienza clinica ci insegna regolarmente che l’analista per svolgere efficacemente il proprio lavoro deve essere un soggetto animato e non mortificato.
- Incarnare l’oggetto causa del desiderio significa tacere l’amore.
- L’ignoranza diventa una passione terribile quando pretende di possedere o, peggio ancora, di essere la verità.
- La conversione della pulsione all’ordine etico del desiderio resta la posta in gioco fondamentale della cura psicoanalitica.
- L’amore si annoda alla passione dell’ignoranza perché concerne alla mancanza strutturale di sapere sull’essere.
- Per Julio Cortàzar, diversamente da Freud, la pioggia è inevitabile, è impossibile proteggersi della pioggia, la pioggia è per lo scrittore una figura dell’incontro sconvolgente con il reale nell’amore.
- La psicoanalisi destina l’incontro con un nuovo amore alla fine del percorso analitico.
- Il Due è il nome della differenza, è il luogo di un mistero non condivisibile.
- Caino come Narciso non è in grado di sperimentare l’alterità.
- Quando si nega la differenza tra l’Altro e le proprie aspettative, compare l’invidia come risposta patologica.
- Il compito della psicoanalisi è quello di creare un legame tra i soggetti senza ricorrere alla suggestione.
- La verità conduce alla castrazione.
Per qualche spunto in più guarda questa intervista a Mariela Castrillejo.