Dissociazione: significato

L’esperienza della dissociazione ha due categorie di vissuti principali, una è il distacco e l’altra è la compartimentazione.

DISSOCIAZIONE E DISTACCO. Il distacco comprende tutte quelle forme di esperienza in cui una persona si sente estranea a sé stessa. Nell’esperienza del distacco una persona perde confidenza con i suoi vissuti più intimi.

Ci sono due modi per nominare il distacco da sé stessi che avviene nella dissociazione: la derealizzazione e la depersonalizzazione.

Nell’esperienza della derealizzazione ciò che percepiamo del mondo esterno ci sembra irreale. Per comprendere questo vissuto dissociativo proviamo a immaginare cosa ci succede quando ci viene comunicata una notizia molto brutta o scioccante: all’inizio è come se non ci sembrasse vera, come se quello che ci viene comunicato sembri più un sogno che la realtà. In questi frangenti il nostro quadro della realtà viene scomposto, viene disarticolato e quello che consideravamo vero diventa una rappresentazione sganciata dalla realtà.

Nella depersonalizzazione un soggetto si sente così estraneo da sé stesso che a volte non riesce a sentire neanche le proprie interocezioni, non sente i segnali più immediati del proprio essere un soggetto incarnato. Nella depersonalizzazione avviene un distacco dal proprio vissuto più intimo: si prova la sensazione che il proprio flusso vitale sia congelato e la percezione di sé diventa rarefatta e insensata.

DISSOCIAZIONE E COMPARTIMENTAZIONE. La compartimentazione è una forma di dissociazione in cui viene compromessa la propria identità narrativa. Nell’esperienza della compartimentazione diventa difficile, e nei casi più gravi sembra impossibile, costruire un’identità narrativa coerente e sensata. Quindi il soggetto che è afflitto da sintomi di tipo dissociativo, quando sperimenta quelli riconducibili alla categoria della compartimentazione, prova una sorta di frammentazione della memoria. E infatti in quest’ambito ritroviamo le cosiddette amnesie dissociative, che non sono semplicemente riconducibili alle personalità multiple del disturbo dissociativo dell'identità. Ci sono infatti esperienze meno gravi, come quella del perdere la memoria rispetto ad eventi significativi. In questi casi una persona può dimenticarsi di eventi estremamente perturbanti della sua vita: non li ricorda, se ne distacca a tal punto che non sono più registrati nella memoria personale, nell’archivio della memoria degli episodi significativi della vita. Nella compartimentazione viene disattivato il rapporto tra la coscienza del soggetto e qualcosa che è accaduto e che è stato significativo.

DISSOCIAZIONE E RIMOZIONE. La proprietà dissociativa della compartimentazione potrebbe far pensare che la dissociazione sia una forma di rimozione, però la rimozione è ben diversa perché nella rimozione viene rimosso un desiderio, un desiderio che il soggetto non ha il coraggio di vivere. Invece nella dissociazione ciò che viene distaccato dalla coscienza, ciò che viene compartimentato in un ambito inaccessibile, è un’esperienza traumatica: si tratta di un’esperienza che mette a repentaglio non la manifestazione del desiderio del soggetto, ma l’esistenza fisica e quella base sicura che ci fa sentire protetti nella possibilità di sentirci degni di essere soggetti di un’esperienza umana.