Il godimento visto dal significante, il significante a partire dal godimento
Nella domanda d’amore rivolta all’analista, così come nell’attivazione del soggetto supposto sapere, possiamo notare che il transfert mette in gioco la dimensione del godimento attraverso la dialettica del significante.
Il godimento visto dalla prospettiva del significante si presenta nel vivo della cura analitica come quel resto inassimilabile che viene inseguito nell’elaborazione di sapere o che sostiene le richieste affettive dell’analizzante.
È importante tener presente che ad un certo punto il movimento di elaborazione del transfert subirà un inciampo. E così sull’asse analizzante-inconscio il transfert si sdoppierà in due versanti che corrispondono allo sviluppo della catena significante e alla sua stagnazione: qualcosa avanza e qualcosa d'altro interrompe il progresso dell’elaborazione.
Da questo punto di vista il transfert si configura come un movimento di elaborazione che alimenta il rimando da un significante all’altro, mentre lascia allo stesso tempo emergere qualcosa di penoso e scabroso nell’esperienza del soggetto, qualcosa che ostacola e che fa inciampare il lavoro di costruzione di una trama significante. L’inciampo che viene presentificato dal transfert ci porterà a considerare il significante a partire dall’esperienza del godimento.
Per qualche spunto in più sui due versanti del transfert si veda questo video sulle due anime del desiderio.
Per approfondire “Il godimento visto dal significante, il significante a partire dal godimento”, tra i libri di Nicolò Terminio, si rimanda a: