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Lo stile è il metodo in movimento e l’atto analitico apre le porte alla creatività del soggetto.

Un indice che racconta la psicoanalisi lacaniana

La psicoanalisi è pratica e lo stile è il metodo in movimento. Ero partito da queste due affermazioni quando avevo iniziato a scrivere il libro Teoria e tecnica della psicoanalisi lacaniana (2016) dove mi sono anche divertito a comporre l'indice con altre brevi frasi che lette una dopo l'altra raccontano i principi della cura psicoanalitica lacaniana.

Il sintomo rivela l’inconscio

  • I sintomi parlano
  • Nella corsa alla verità non si è soli
  • L’inconscio è strutturato come un linguaggio
  • Il sintomo apre una crepa nell’io
  • L’aggressività è correlata al narcisismo

Se il desiderio si rivolge all’Altro

  • «Tu sei la mia donna»
  • Il desiderio è desiderio dell’Altro

 Il soggetto è diviso dal significante

  • Il significato scivola sotto il significante
  • «Quel che tu dici va al di là di quello che tu sai»
  • Il motto di spirito è il rovescio di un lapsus
  • Metafora e metonimia sono due meccanismi dell’inconscio

 L’Edipo è una metafora

 Nella psicosi il delirio è una metafora

 L’angoscia è un affetto che non mente

  • Il fallo è il significante del desiderio
  • Il significante salta con l’intervento del reale
  • L’angoscia è il segnale dell’oggetto causa del desiderio
  • L’angoscia compare nella faglia beante tra desiderio e godimento

 Il soggetto dell’inconscio è una pulsazione

  • Il Nome del padre non è più unico
  • L’Altro non è soltanto l’Altro della parola
  • La prova dell’inconscio è un fallimento
  • L’inconscio viene diviso
  • Il soggetto dell’inconscio è un voler essere

 L’esperienza del reale eccede il significante

  • Il sintomo mostra la coazione a ripetere
  • L’automatismo non è la ripetizione
  • Il reale non cessa di non scriversi

 L’inconscio ha due facce: significante e reale

  • Il reale sostiene il fantasma
  • La tuché è collegata alla scelta
  • La tuché è l’incontro con il reale
  • Il godimento rimane sordo al senso

 Quando il soggetto diventa parlessere

  • Il reale è un incontro mancato
  • L’azione del linguaggio lascia una traccia
  • Il trauma è un evento spartiacque
  • Il linguaggio produce il reale
  • Quando il soggetto inventa l’Altro
  • Dal soggetto al parlessere
  • Saperci fare con lalingua

 Il transfert apre e chiude l’inconscio

  • «Come iniziano le analisi?»
  • Il transfert è un movimento
  • Il transfert è un triangolo
  • Quando il paziente diventa amante
  • Il soggetto supposto sapere non è l’analista
  • Se l’analista è l’Altro della domanda
  • Il transfert può manifestarsi come resistenza
  • «Il transfert è la messa in atto della realtà dell’inconscio»
  • L’analista fa rispettare la regola fondamentale
  • L’analista si fa sembiante dell’oggetto a

 La rettifica soggettiva riguarda il reale

  • Il transfert richiede un passaggio preliminare
  • Rettificare i rapporti con il reale

 Il processo di cura ha due tempi logici

  • Alienazione e separazione danno un posto all’oggetto a
  • L’alienazione produce una perdita d’essere
  • Nella separazione il soggetto mette in gioco l’oggetto a
  • Alienazione e separazione sono due tempi logici della cura

 La nevrosi ossessiva è un dialetto dell’isteria

  • Alienazione e separazione sono due declinazioni della nevrosi
  • Isteria e nevrosi ossessiva sono due risposte all’incontro con il reale
  • L’isterica chiama in causa l’Altro del desiderio
  • L’ossessivo dipende dall’Altro nell’accesso al desiderio

 Il tempo della seduta è variabile

  • «Wo Es war, soll Ich werden»
  • La durata della seduta segue il tempo dell’inconscio

 L’interpretazione è taglio e punteggiatura

  • L’interpretazione può diventare illazione
  • L’interpretazione è una pratica sul significante
  • L’interpretazione introduce una discontinuità
  • L’interpretazione è punteggiatura
  • L’interpretazione è taglio

 Il discorso mostra il movimento della cura

  • Il discorso ha quattro posti
  • Il discorso fa girare quattro simboli
  • Il discorso del padrone è il discorso dell’inconscio
  • La logica del fantasma è un complemento del discorso del padrone
  • Il discorso dell’isterica è il discorso dell’analizzante
  • L’isterica vuole un padrone su cui regnare

 Il discorso dell’analista è la logica dell’azione

  • Il discorso dell’analista fa posto all’oggetto a
  • Il discorso dell’analista promuove un lavoro di riduzione
  • Nel discorso dell’analista gli S1 diventano “lettera”
  • L’oggetto a non è l’oggetto a cui mira il desiderio dell’Altro
  • Il desiderio è la separazione dalla separazione
  • L’atto analitico è un cambio di paradigma
  • L’analista si fa scarto
  • Il discorso dell’università scarta il soggetto

 L’atto analitico apre le porte alla creatività

  • La psicoanalisi è implicata con l’arte
  • Trattare il caso clinico come un’opera d’arte
  • L’atto creativo è un atto singolare
  • L’atto trasforma chi lo compie
  • Il processo creativo non è senza angoscia
  • Assumere ciò che siamo
 
Psicoterapeuta Torino
Nicolò Terminio, psicoterapeuta e dottore di ricerca, lavora come psicoanalista a Torino.
La pratica psicoanalitica di Nicolò è caratterizzata dal confronto costante con la ricerca scientifica più aggiornata.
Allo stesso tempo dedica una particolare attenzione alla dimensione creativa del soggetto.
I suoi ambiti clinici e di ricerca riguardano la cura dei nuovi sintomi (ansia, attacchi di panico e depressione; anoressia, bulimia e obesità; gioco d’azzardo patologico e nuove dipendenze) e in particolare la clinica borderline.

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