Esistono persone cattive
Esistono delle persone cattive che godono nel fare il male agli altri.
Le persone cattive sono persone per cui non possiamo neanche scomodare una diagnosi psicopatologica di psicosi perché la cattiveria delle persone cattive non rientra nella risposta paranoica alla presunta persecuzione dell’Altro.
Indice
Psicosi paranoica
Il paranoico agisce il male verso l’Altro perché parte da un presupposto soggettivo che Recalcati ha indicato come “postulato di innocenza”: l’Altro è l’oscuro portatore di intenzioni maligne verso il soggetto e allora è necessario reagire aggredendo l’Altro per cercare di disciplinarne la cattiveria (cfr. M. Recalcati, Jacques Lacan. La clinica psicoanalitica: struttura e soggetto, 2016, pp. 229-231).
L’aggressività e la violenza del paranoico si configura quindi come una risposta conseguente alla cattiveria originaria dell’Altro.
La violenza del paranoico vuole ristabilire una presunta Legge in grado di ricondurre le intenzioni malevole dell’Altro dentro un quadro di ordine e decenza. Ebbene, questo quadro interpretativo non possiamo applicarlo quando ci troviamo di fronte a persone che non hanno neanche il prerequisito psicopatologico di un’impostazione di tipo paranoico.
Ci sono altri casi in cui siamo di fronte a dei soggetti cosiddetti “psicopatici”, per i quali il male costituisce lo strumento privilegiato attraverso cui esercitare il potere sull’Altro.
Nel caso della psicopatia vediamo che il godimento è dato dalla realizzazione del male sull’Altro.
Nella psicopatia, a differenza della psicosi paranoica, l’origine del male, cioè la motivazione fondamentale, non parte da una presunta malignità dell’Altro, ma dalla volontà deliberata di realizzare il proprio essere riducendo l’Altro a oggetto del proprio potere, il potere di distruzione sull’Altro.
Nella psicopatia osserviamo l’aspirazione all’onnipotenza del male, sebbene questa volontà possa venire mascherata come la necessaria affermazione del proprio senso di sicurezza.
Anche nella psicopatia il soggetto non basta mai a sé stesso ed è sempre in relazione all’Altro. La particolarità della psicopatia consiste però nel declinare questa tendenza relazionale in una volontà di distruzione dell’Altro, una volontà di distruzione che è del tutto disumana perché vuole estinguere ciò che ci rende umani.
Per qualche spunto in più guarda questo video sull'essere "soggetti al male" nella paranoia, nella psicopatia, nel borderline e nella nevrosi.