Il complesso di Edipo segna una tappa fondamentale nello sviluppo psichico e relazionale dell'essere umano. Il complesso di Edipo per Freud e Lacan è un passaggio simbolico che fonda la dimensione desiderante del soggetto. Nel complesso di Edipo Lacan distingue “tre tempi”, ossia tre scansioni logiche.
Una volta in un’intervista mi è capitato di dire che l’analista non va posto sullo stesso asse relazionale che lega un soggetto al padre. Certamente in una fase iniziale della cura l’analista assume le sembianze di una figura paterna, ma più si va avanti nella cura e più l’analista presentifica quella dimensione non metabolizzabile da nessuna metafora paterna.
La questione che si pone per una pratica interpretativa che abbia come focus il Reale riguarda il seguente quesito: come deve essere la modalità di interpretazione che voglia sintonizzarsi con la pulsazione dell’inconscio?
La teoria della testimonianza di Massimo Recalcati ha segnato un cambio di paradigma nella psicoanalisi lacaniana perché ha riportato l’attenzione sul Padre-soggetto prima ancora che sul Padre-significante.
La fondazione di Jonas nel 2003 traduce nel campo istituzionale la nuova apertura teorica formulata da Recalcati nel libro Clinica del vuoto (2002). Si tratta di un testo che allarga l’orizzonte clinico che Recalcati aveva costruito con i suoi precedenti testi sull’anoressia-bulimia.
Il cammino psicoanalitico di Recalcati non è caratterizzato soltanto dalla formulazione di nuovi concetti. Il lavoro teorico-clinico di Recalcati mostra una vocazione intellettuale che ci consente di comprendere ancor di più il ruolo della psicoanalisi nella cultura e nella vita della città.
L’olofrase è un concetto della psicoanalisi lacaniana mutuato dalla linguistica: durante l’apprendimento del linguaggio i bambini attraversano una fase in cui utilizzano una singola parola per trasmettere il significato di una intera frase.
Le persone che leggono, ascoltano e si lasciano toccare dalla parola di Massimo Recalcati sono interessate al suo discorso non perché parli di Lacan in modo comprensibile. Ripercorrendo l’insegnamento di Lacan Recalcati esprime sicuramente un discorso chiaro a tutti ma spinge anche ciascuno a interrogarsi sulla singolarità del proprio desiderio.
Alessitimia è un termine che indica un rapporto congelato con la vita emotiva. L'alessitimia ha una notevole importanza clinica in tutti quei sintomi psicopatologici che mettono in primo piano il corpo. L'alessitimia è stata infatti concettualizzata nell'ambito delle ricerche in psicosomatica.
Nella pratica clinica il significante del fallo può essere rintracciato in base alla struttura o al funzionamento del soggetto. Sicuramente la funzione del significante fallico non è operativa nella psicosi e nel borderline.
EMPATIA E IMMEDESIMAZIONE. Nel lavoro clinico la parola empatia va intesa come scoperta dell’Altro e non va quindi confusa con l’immedesimazione nell’altro. Nella cura del paziente borderline possiamo trovarci di fronte a un soggetto che ci chiede di essere aiutato immedesimandoci nel suo vissuto, un vissuto emotivo che diventa spesso estremamente disperato e dilagante.
In psicoanalisi, ma anche nella psicologia della creatività, si parla di insight per indicare quel momento così affascinante dove l’invenzione si confonde con l’inventore, dove ogni nuova configurazione scaturisce dalle possibilità aperte da un nuovo punto di vista.
Nel libro L'uomo senza inconscio troviamo due aspetti principali dell’opera di Massimo Recalcati. In esso il rapporto soggettivato con il testo di Lacan è strettamente intrecciato con un modo di essere psicoanalisti che è sensibile ai temi e ai problemi della contemporaneità.
Nel complesso di Edipo il Nome del Padre funziona come una metafora perché il meccanismo della metafora sostituisce un significante con un altro significante.
Il controtransfert è un’esperienza possibile anche per gli psicoanalisti più collaudati, se non si ammette simbolicamente questa possibilità essa ritornerà nel Reale sotto forma di agiti dell’analista.
Il discorso dell’analista viene prodotto da un mezzo giro del discorso isterico. Il discorso dell’analista prende forma grazie a un taglio interpretativo che consiste nel dare rilevanza alla presenza dell’oggetto piccolo a nella trama discorsiva del paziente.
Nell’ambito della psicoanalisi lacaniana il fallo è un concetto che subisce diversi aggiornamenti e viene declinato su ogni registro dell’esperienza (Immaginario, Simbolico e Reale).
L’attivazione del lavoro analizzante che avviene in una cura non è un processo psicodinamico che può essere medicalizzato o confinato dentro le prassi e procedure dei vari approcci terapeutici.
Sulla base della mia esperienza clinica la depersonalizzazione e la derealizzazione di tipo psicotico è molto diversa da quella borderline.
L’atto analitico è quell’intervento clinico non preordinato (e creativo-abduttivo) che può toccare quel qualcosa di singolare del soggetto aprendo un’alternativa alla ripetizione dell’inconscio.
Come gode un corpo? Un corpo gode sempre in silenzio. È il silenzio (della pulsione e del significante) che ci permette di avvicinarci all’esperienza del Reale in psicoanalisi. Il Reale indica un’esperienza dove il corpo viene vissuto come un godimento assoluto, cioè un godimento che non è stato rivestito dalla coperta del senso.
Nel borderline avviene uno spostamento continuo del senso, uno spostamento incessante che non trova pace in nessuna condensazione.
Nel libro La Legge della parola. Radici bibliche della psicoanalisi troviamo una nuova testimonianza del movimento di ricerca che Massimo Recalcati ha intrapreso da più di trent’anni.
In un’analisi l’apertura dell’inconscio non si esaurisce nella presenza dei sogni, lapsus, etc., ma richiede che alla sofferenza del sintomo venga supposta una significazione.
La pratica psicoanalitica di Nicolò è caratterizzata dal confronto costante con la ricerca scientifica più aggiornata.
Allo stesso tempo dedica una particolare attenzione alla dimensione creativa del soggetto.I suoi ambiti clinici e di ricerca riguardano la cura dei nuovi sintomi (ansia, attacchi di panico e depressione; anoressia, bulimia e obesità; gioco d’azzardo patologico e nuove dipendenze) e in particolare la clinica borderline.